In spiaggia #1

Riprendendomi da un atavico ozio, me ne sto mollemente adagiato tra le mie sete e i freschi lini a contemplare nature morte di corpi esposti al sole. L’offerta balneare di bellezza è tutta qui, in questo modesto e scomposto mostrarsi.

«La bellezza è difficile», farfuglio a denti stretti. «Essa non appare al primo che passa. Come il misterioso volto di Dio, si cela e tarda a manifestarsi».

Ma poi mi viene in soccorso il solenne Kant quando sgranava differenze tra pulchritudo vaga e pulchritudo adhaerens: «La bellezza è scriteriata – salmodiava il vecchio -, essa va trattata con disinteresse.»

Così, rinuncio a qualsiasi riflessione e ritorno al mio antico torpore. Anche i miei cinque sensi mi esprimono gratitudine.

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