Il merito? La scuola non ha meriti e gli insegnanti devono imparare a e-segnare. – L’articolo su Pangea

Il valore del cosiddetto “merito” che il ministero dell’Istruzione si è da poco attribuito motu proprio e che ha scatenato un inutile chiacchiericcio, lascia indifferenti come quasi ogni facezia giunga dalle sacrestie della politica e dai palazzi del potere della nostra repubblica. Tuttavia quest’ultima innocua trovata dal sapore vagamente nostalgico e retrò non tiene conto dell’aspetto più importante della questione, c’est-à-dir che la scuola non ha meriti. […]

Finché perpetua il suo magistero nel noioso e stantio “in-segnare”, attività che anche un vecchio fabbro o un tosatore di pecore è in grado di praticare eccellentemente, allora non si comprende la scuola quali meriti abbia né si comprende quali valori di virtù o pregio essa dovrebbe elargire. Alla scuola spetta formare il cittadino ossequioso delle leggi, qualche operaio diligente, un buon padre di famiglia, magari una discreta quantità di intrepidi soldati e poco altro. […]

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