“Il tempo dell’Altro è passato” – L’articolo su Pangea
In L’espulsione dell’Altro Byung-Chul Han sentenzia che “Il tempo in cui c’era l’Altro è passato. […] La negatività dell’Altro cede il posto alla positività dell’Uguale. La proliferazione dell’Uguale dà luogo a quei mutamenti patologici che infestano il corpo sociale”. Tuttavia l’Altro che costui colloca in un tempo andato non è stato affatto espulso ma addomesticato, reso docile e conciliante. Se si vuole, l’aspetto più inquietante della faccenda è oggi l’assoluta omologazione della diversità grazie alla quale l’infestante morbo dell’Uguale si è diffuso come un contagio.
È l’Uguale, dunque, che ai nostri tempi popola le società del pianeta, quelle società che ci piace definire “a vocazione gemellare”. Una società gemellare è quella in cui, per dirla tutta, l’uniformità del pensiero domina la scena culturale e appiattisce qualsiasi dibattito, ridicolizza l’arte, guida l’informazione, acceca la critica, zittisce o esclude il diverso. Se un tempo alimentammo disuguaglianze con ingiustificato livore e disprezzo, oggi addirittura rincorriamo il fascino fanatico e perverso dell’Uguale. Tutto deve assomigliarsi in uno spettrale mondo di specchi. […]
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Hai fotografato la società attuale, quella di cui siamo parte, in modo perfetto. Il finale sul desiderio è stato bellissimo quanto avvilente. Non desiderare più la libertà è una cosa grave.
Credo che il presente delle società occidentali sia ancora più impietoso della mia parziale “fotografia”. Ma come fotografo spero di essere stato almeno onesto e intransigente.
Grazie per il tuo commento e per il tempo che hai dedicato alla lettura dell’articolo.
A presto.
Vincenzo